SFIDA DEL CUBO DI GHIACCIO A RIMINI

UN CUBO DI GHIACCIO E’…

Il cubo di ghiaccio è la metafora della fragilità del nostro ecosistema, dei ghiacciai dei poli e delle nostre montagne che si stanno inesorabilmente sciogliendo, di zone del pianeta sempre più vaste che si stanno inaridendo perdendo acqua e vita, della biodiversità che si sta impoverendo di specie animali e vegetali che i nostri figli non potranno vedere. Il cubo di ghiaccio rappresenta, anche, gli uomini e donne che nelle estati sempre più torride soffrono il caldo eccessivo delle loro case.
Il cubo di ghiaccio, con la sua inerme limpida trasparenza, ci sfida a cambiare il paradigma culturale che abbiamo posto alla base della nostra società occidentale che rappresenta ormai una pistola puntata alla tempia del nostro domani e del futuro dei nostri figli.
Perché è il nostro stile di vita improntato al dominio e allo sfruttamento irresponsabile della natura, allo spreco delle risorse, all’egoismo sociale e generazionale che sta procurando queste ferite all’intero ecosistema e al nostro futuro.
La sfida del cubo di ghiaccio è dunque convincere ognuno di noi a cambiare mentalità, a ritornare a sentirsi parte integrante dei cicli vitali della natura e non più suoi padroni.

RIPENSARE LA CASA PER VIVERE MEGLIO E… SALVARE IL PIANETA

E’ stato accertato scientificamente che il surriscaldamento globale del pianeta è la diretta conseguenza di un esagerato aumento della presenza di gas serra nell’atmosfera, in particolare dell’anidride carbonica CO2, la cui emissione è causata prevalentemente dagli impianti di riscaldamento e di raffrescamento delle nostre case alimentati da combustibili fossili.
Diminuire in maniera sostanziale l’energia necessaria a riscaldare e a raffrescare le nostre case è la possibile e necessaria via d’uscita da questa grave situazione, unitamente alla rinuncia definitiva ai combustibili fossili.
Gli studi e le ricerche portati avanti da enti come l’Agenzia CasaClima di Bolzano e l’istituto Passivhaus di Darmastadt, hanno dimostrato da tempo che è possibile realizzare edifici con consumi energetici talmente bassi da non richiedere più l’installazione di impianti tradizionali per il riscaldamento e il raffrescamento. E che si può riscaldare e raffrescare una casa solo con energia rinnovabile, senza emettere fumi e CO2 in atmosfera, con una bolletta energetica decisamente più bassa e, soprattutto, ottenendo in cambio un comfort abitativo decisamente migliore. Sì perché vale questo paradosso: meno una casa consuma più è alto il suo comfort abitativo”!

La sfida del cubo di ghiaccio è proporre la nuova edilizia ecosostenibile al posto di quella energivora e inquinante che abbiamo costruito negli anni passati, una nuova edilizia che ha al centro il benessere e il comfort degli abitanti e che è attenta e rispettosa dell’ambiente e delle esigenze delle generazioni future.
Ripensare la casa per vivere meglio e… salvare il pianeta.

DUE TIPE DA SPIAGGIA…

Due cabine da spiaggia, tipicamente riminesi, posizionate in piazza Cavour ospiteranno un cubo di ghiaccio per otto giorni.
Una rappresenta la tradizione costruttiva dagli anni ‘60, l’altra la Rimini del 2020 con la nuova edilizia biocompatibile ad alto comfort abitativo, isolata con un cappotto termico che mantiene all’interno il caldo d’inverno e protegge dal surriscaldamento estivo.

PERCHE’ RIMINI

Perché Rimini sa accettare le sfide, anche le più difficili, e ha le capacità per vincerle.
Perché Riminizzare deve diventare sinonimo di città che ha deciso di diventare verde, ecosostenibile, vivibile per i cittadini e attraente per i turisti.

COSTRUIRE COME?

Nei cinque convegni serali, negli approfondimenti delle “due chiacchiere in salotto” delle 18,30 di tutti i pomeriggi in piazza e nelle risposte degli esperti alle domande al punto informazione quotidiano, saranno puntualmente spiegate le modalità per realizzare edifici a bassa energia e per rendere efficienti e confortevoli gli edifici esistenti.